Cosa significa aprirsi a capitali esterni per una Start up Innovativa? Accelleratori e incubatori, business angel, investitori istituzionali.

Fase di pre-seed: acceleratori e incubatori

Gli acceleratori e gli incubatori sono organizzazioni che offrono supporto finanziario e mentore alle start-up in cambio di una partecipazione azionaria. Questi programmi aiutano le start-up ad affinare la propria idea di business, sviluppare un modello di business solido e connettersi con una rete di investitori potenziali.

La fase pre-seed è la fase iniziale del ciclo di finanziamento di una start-up, che si colloca prima dell’ottenimento di finanziamenti formali o di un round di investimenti. È una fase in cui l’azienda si trova ancora in una fase molto precoce di sviluppo e il suo prodotto o servizio potrebbe essere ancora in fase di ideazione o sviluppo iniziale.

Fase di seed: investitori angeli

Gli investitori “angeli” sono persone fisiche che investono il proprio capitale in start-up promettenti in cambio di una partecipazione azionaria. Questi investitori sono spesso imprenditori di successo o esperti in settori specifici e possono fornire non solo capitali, ma anche competenze e connessioni preziose. Negli ultimi anni è molto cresciuta la presenza privati, persone fisiche, che incentivati anche da crediti d’imposta sull’importi destinati all’investimento in start up innovative si affacciano a questo mercato.

Fase di venture capital: investitori istituzionali

I venture capitalist (VC) sono investitori istituzionali che investono capitali significativi in start-up con un potenziale di crescita elevato. Questi investitori valutano attentamente le opportunità di investimento e cercano start-up che possano offrire rendimenti significativi sul lungo termine. Oltre al capitale, i VC offrono anche esperienza nel settore, una rete di contatti e supporto strategico.

Finanziamenti pubblici e agevolazioni fiscali

In Italia sono frequenti programmi di finanziamento pubblico e agevolazioni fiscali per sostenere lo sviluppo di start-up innovative. Queste risorse possono includere sovvenzioni, crediti d’imposta o incentivi finanziari specifici per settori ad alta tecnologia. Le start-up possono beneficiare di questi programmi per reperire capitali esterni e ridurre il rischio finanziario iniziale. Può essere utile verificare spesso i siti internet della regione di riferimento.

Crowdfunding e piattaforme di equity crowdfunding

Il crowdfunding è un metodo di finanziamento che coinvolge una vasta rete di persone che contribuiscono con somme relativamente piccole per sostenere un progetto. Nel contesto delle start-up, esistono anche piattaforme di equity crowdfunding, in cui gli investitori acquistano quote azionarie della start-up. Questo approccio consente alle start-up di reperire capitali da una base ampia e diversificata di investitori.

Oltre al capitale, l’apertura agli investitori offre opportunità di networking, supporto strategico e accesso a competenze specifiche. Tuttavia, è importante valutare attentamente le diverse opzioni e i relativi vantaggi e svantaggi prima di prendere una decisione.

L’obiettivo finale è quello di garantire una crescita sostenibile e duratura dell’azienda, mantenendo un equilibrio tra la ricerca di finanziamenti e la preservazione della visione e del controllo dell’imprenditore.

La scelta delle opzioni per reperire capitali esterni dipende da diversi fattori che devono essere valutate con il Commercialista di riferimento, come lo stadio di sviluppo della start-up, l’ambito di attività, il team dietro all’azienda e le preferenze degli imprenditori stessi.

Tuttavia, ci sono alcune opzioni che potrebbero essere considerate particolarmente vantaggiose. Ecco alcuni consigli in base all’esperienza di chi scrive:

• Acceleratori e incubatori: questi programmi offrono non solo finanziamenti, ma anche un supporto significativo attraverso mentorship, connessioni e risorse. Sono particolarmente utili per le start-up in fase iniziale che necessitano di un aiuto per sviluppare un solido modello di business e ottenere visibilità nel settore.
• Investitori angeli: questi possono essere una buona opzione, soprattutto se portano competenze e conoscenze specifiche nel settore in cui opera la start-up. Oltre al capitale, possono fornire preziose indicazioni strategiche e connessioni che possono accelerare la crescita dell’azienda.
• Venture capitalist: se la start-up ha raggiunto un livello di sviluppo significativo e ha un potenziale di crescita elevato, i venture capitalist potrebbero essere un’opzione da considerare. Tuttavia, va tenuto presente che l’accesso a tali investitori è spesso competitivo e richiede una valutazione accurata delle opportunità di investimento e degli obiettivi a lungo termine dell’azienda.
• Crowdfunding: Se la start-up ha un prodotto o un’idea accattivante che può attirare l’interesse di una vasta comunità, il crowdfunding può essere una scelta valida. Attraverso piattaforme di crowdfunding, è possibile coinvolgere potenziali clienti e appassionati che investono direttamente nell’azienda in cambio di prodotti, servizi o quote azionarie.

È importante valutare attentamente con il proprio Commercialista le esigenze finanziarie, le risorse disponibili e gli obiettivi di crescita dell’azienda prima di prendere una decisione. Spesso, una combinazione di diverse opzioni può essere la strategia migliore per reperire i capitali necessari e ottenere un supporto completo per lo sviluppo della start-up.

Come primo step necessario è sicuramenlo sviluppo di un business plan solido è fondamentale per guidare le scelte finanziarie di una start-up e per presentarsi agli investitori in modo professionale. Un business plan ben strutturato comunica la visione dell’azienda, descrive il modello di business, analizza il mercato di riferimento, definisce la strategia di crescita e fornisce proiezioni finanziarie realistiche.Ecco perché è importante sviluppare un business plan per le scelte di finanziamento esterne:

1. 1. Comunicazione della visione: un business plan ben formulato aiuta a comunicare chiaramente la visione e l’obiettivo dell’azienda agli investitori. Questo documento fornisce una panoramica completa della start-up, spiegando come intende risolvere un problema o soddisfare una necessità specifica del mercato.
   2. Analisi del mercato: il business plan offre l’opportunità di condurre una ricerca di mercato approfondita per comprendere meglio il settore di riferimento, identificare la concorrenza e individuare i punti di forza distintivi dell’azienda. Queste informazioni sono cruciali per convincere gli investitori dell’opportunità di investimento e dimostrare una conoscenza approfondita del contesto di business.
   3. Strategia di crescita: il business plan dovrebbe delineare una chiara strategia di crescita per la start-up, indicando come intende acquisire e mantenere clienti, sviluppare prodotti o servizi innovativi e espandersi sul mercato. Questo dimostra agli investitori che l’azienda ha un piano solido per raggiungere i propri obiettivi finanziari.
   4. Proiezioni finanziarie: il business plan dovrebbe includere proiezioni finanziarie realizzabili che dimostrino la sostenibilità e il potenziale di crescita dell’azienda nel tempo. Queste previsioni dovrebbero essere supportate da un’analisi dettagliata dei costi, delle entrate, delle fonti di finanziamento e dei punti di equilibrio. Le proiezioni finanziarie forniscono un quadro realistico agli investitori sul rendimento potenziale del loro investimento.
   5. Gestione del rischio: il business plan dovrebbe anche affrontare la gestione del rischio e descrivere le strategie per affrontare le sfide che potrebbero emergere lungo il percorso. Questo dimostra agli investitori che l’azienda è consapevole dei rischi e ha un piano per affrontarli in modo efficace.

In sintesi, un business plan ben sviluppato è uno strumento essenziale per guidare le scelte finanziarie e presentare la start-up in modo convincente agli investitori. Fornisce una visione chiara dell’azienda, dimostra la comprensione del mercato, presenta una strategia di crescita e proiezioni finanziarie realistiche.

Esistono diverse piattaforme online che collegano le start-up agli investitori. Ecco alcuni siti web popolari in cui è possibile cercare opzioni di investitori:

1. AngelList (www.angel.co): una delle principali piattaforme per connettere start-up e investitori.
2. Crunchbase (www.crunchbase.com): piattaforma di database che raccoglie informazioni sulle aziende, compresi gli investimenti. Puoi utilizzare Crunchbase per cercare investitori, studiare le loro attività di investimento passate e trovare contatti rilevanti.
3. Gust (www.gust.com): piattaforma che consente alle start-up di creare un profilo e connettersi con investitori angeli e venture capitalist. Offre anche strumenti per gestire il processo di fundraising.
4. SeedInvest (www.seedinvest.com): piattaforma di equity crowdfunding che collega investitori accreditati a start-up promettenti. Se la tua start-up è aperta alla possibilità di coinvolgere una base più ampia di investitori, SeedInvest potrebbe essere una buona opzione.
5. F6S (www.f6s.com): piattaforma di startup che offre risorse per l’accesso a finanziamenti, programmi di accelerazione e connessioni con investitori. È possibile creare un profilo di start-up e cercare opportunità di finanziamento.

Questi sono solo alcuni esempi di piattaforme online disponibili. Tuttavia, è importante ricordare che le connessioni personali, le reti di contatti professionali e gli eventi di settore possono essere altrettanto importanti per trovare investitori interessati. Partecipare a conferenze, eventi di networking e presentazioni può offrire opportunità per incontrare investitori di persona e stabilire relazioni significative.

Vuoi aprire la tua Start up innovativa? Contattaci !